Verrascina, no a paletti che frenano la transizione energetica; premier Draghi ed europarlamentari italiani intervengano

 

Roma, 25 maggio 2022 – “Condividiamo pienamente le perplessità avanzate dal ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli a proposito delle politiche comunitarie sulle agroenergie; riteniamo, infatti, che sia fondamentale lavorare per rimuovere ogni freno che possa ostacolare o rallentare la transizione energetica dell’Italia e dell’Europa e, in tal senso, esprimiamo la nostra ferma contrarietà in merito all’attuale orientamento della Commissione UE sugli incentivi all’agrisolare”. Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina a proposito degli esiti, nell’ambito del Consiglio Agricolo, di una bilaterale tra il ministro Patuanelli e il Commissario UE all’Agricoltura Janusz Wojciechowski.

“In particolar modo in un Paese come il nostro – spiega il presidente – caratterizzato da aziende agricole di medio-piccole dimensioni con un consumo energetico decisamente non elevato, non si può pensare di limitare la concessione di incentivi all’agrisolare al solo autoconsumo delle imprese, lasciando di fatto la transizione energetica alla libera scelta delle aziende, che a fronte di queste condizioni potrebbero trovare poco conveniente l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e sulle coperture delle strutture”.

“Per questo – prosegue Verrascina – facciamo appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi e a tutti gli europarlamentari italiani, affinché intervengano e si adoperino per rimuovere questi paletti stringenti che limitano fortemente la possibilità di installare pannelli fotovoltaici. Per una vera rivoluzione energetica è fondamentale sfruttare appieno i fondi provenienti dal PNRR, con cui vengono stanziati 1,5 miliardi per l’agrisolare, 1,1 miliardi per l’agrivoltaico e 1,9 miliardi per il biometano e il biogas, e incentivare il più possibile la produzione di energia da fonti rinnovabili, garantendo ovviamente la piena salvaguardia e la completa tutela dei suoli agricoli, il cui fine primario è e deve continuare a essere la produzione di cibo”.

“Per raggiungere tali lodevoli e condivisibili intenti, crediamo sia fondamentale superare il limite dell’autoconsumo e far sì che gli incentivi per l’installazione di pannelli fotovoltaici siano destinati anche a chi vuole produrre più energia di quella che consuma; bisogna sempre tenere presente che misure simili possono rappresentare una grande risposta anche in termini di multifunzionalità e di diversificazione del reddito, con benefici a cascata sulla tutela dell’ambiente, sul contrasto al dissesto idrogeologico e allo spopolamento delle aree interne”, conclude il presidente della Copagri.